Come funziona l’autoclave inverter? Un’elettropompa è un dispositivo azionato da un motore elettrico che serve a sollevare o a raccogliere materiali liquidi. Un’elettropompa può essere del tipo industriale o domestico e funziona bene se si opta per una tecnologia inverter.
Elettropompa autoclave inverter: differenze con altri sistemi
I sistemi autoclave hanno il compito di far aumentare la pressione dell’acqua potabile in modo che raggiunga l’altezza di destinazione scelta, ma soprattutto garantisce una pressione di funzionamento (settabile) costante. Con l’inverter sono garantite prestazioni efficienti, performanti e importanti. Agisce sulla frequenza (Hz) del motore, quindi sulla corrente elettrica e non sulla tensione ed è più evoluto rispetto ai pressostati meccanici o ai presscontrol elettronici che spingono le elettropompe al massimo assorbimento della corrente portandole al massimo dei giri.
Grazie al sistema inverter è possibile regolare il flusso dell’acqua in maniera costante ottimizzandone uso e consumo perchè mette in moto la pompa solo in base alla quantità d’acqua utilizzata: il consumo d’energia è garantito e il rischio di usura della pompa è molto basso perchè il flusso dell’acqua sarà regolare.
Elettropompa autoclave inverter: alcuni vantaggi
Installare un’elettropompa autoclave inverter porterà notevoli altri vantaggi, tra cui la protezione del motore elettrico quando non c’è acqua nel serbatoio grazie all’arresto del processo di raffreddamento. Se non ci fosse l’arresto del processo, il materiale che riveste il corpo pompante si usurerebbe rapidamente per lo sfregamento delle diverse componenti, e dunque la rottura delle parti meccaniche dell’elettropompa.
L’inverter è l’ideale per chi usa elettropompe tutti i giorni, soprattutto per chi vive in posti in cui c’è bisogno di maggiore pressione per l’acqua. Installare elettropompe con inverter è dunque un’operazione raccomandata e consigliata, permetterà di risparmiare e sentirsi sicuri.
Inverter per autoclave: altre caratteristiche
Come già spiegato, gli inverter per autoclave evitano principalmente sbalzi di pressione negli idranti idrici mantenendo la pressione delle pompe sempre costante. Inoltre sono di facile installazione, gestiscono la variazione di velocità del motore e la variazione di frequenza e sono costruiti per garantire economicità, riduzione delle correnti, pressione costante e silenziosità. Possono gestire pompe di superficie, pompe sommerse, per riscaldamento e refrigerazione e possono essere installati a parete o sopra il coperchio del motore. Nei pompaggi si usa a livello costante, a portata costante o a pressione costante.
Inverter per autoclave: un esempio
Supponiamo di avere un gruppo gemellare da 7,5 HP con un assorbimento di 12,3 A. Con un autoclave tradizionale, all’apertura di una utenza idrica o tutte le utenze idriche ci sarà sempre un assorbimento elettrico di 12,3 A. Supponiamo, adesso, di applicare un inverter e che venga aperta un utenza idrica all’altezza di circa 12 metri: a questo punto l’inverter grazie al flussimetro, leggerà il reale flusso d’acqua richiesto e inizierà a variare la frequenza di funzionamento in Hz e l’ assorbimento di circa 4 A (3 volte in meno rispetto a prima) che sarebbe circa pari all’assorbimento di una elettropompa da 3 HP. Tutto ciò si traduce in un risparmi sulla bolletta della corrente e ad oggi è una cosa da non sottovalutare, visti i recenti aumenti.
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